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Apocalisse – da capitolo 8,2 a 12,2

By 12 Maggio 2018No Comments

APOCALISSE

 

30-04-2018

Da Paola

 

 

Saluto di Paola, poi

 

 

Don Carlo

 

La parte che leggeremo questa sera è fondamentale. Ormai avete capito la strada che stiamo seguendo: leggiamo l’Apocalisse non come un libro apocalittico, ma profetico, cioè un libro che ci aiuta a scoprire la presenza del Risorto in questo tempo della storia che va dall’Ascensione al cielo alla seconda venuta di Cristo.

 

Cosa succede in questo periodo? Come si compie l’opera di Dio? Come Dio è presente?

 

Siamo partiti dalla presenza del Risorto che purifica le Chiese (le lettere che abbiamo letto), poi abbiamo visto il Risorto portarci in cielo a prendere coscienza di chi  è il vero protagonista della storia (ricordate l’Agnello e tutto ciò che abbiamo visto in cielo), la terza esperienza era il Risorto che rompe i sigilli e ricapitola in sé tutte le cose, tenendo presente che, in questa storia che stiamo vivendo, Lui è il vincitore.

Spesso noi non capiamo l’Apocalisse perché non leggiamo nel senso compiuto quello che ci vuole dire. Leggiamo qualche versetto o qualche capitolo, ma non abbiamo la visione intera. Stasera leggeremo dal cap.8,2 all’inizio del capitolo 12 perché solo in questo modo avremo la visione completa. Prima leggiamo poi vedremo i passaggi. Nella lettura non dobbiamo aver paura di quello che incontriamo, perché sembra che ci troviamo di fronte a un macello che succede nella nostra vita, nella nostra storia: ci sono gli angeli che suonano le trombe e per ogni tromba che suona succede una catastrofe sulla terra, e sembra che sia chissà che cosa, ma dobbiamo guardare a quello che sta accadendo.

 

 

Se vogliamo avere la chiave di lettura, mentre leggiamo pensiamo alle piaghe d’Egitto. Perché avvengono? Avvengono per liberare un popolo che è in schiavitù, e per convincere gli Egiziani a lasciare che questo popolo nasca. Non era quindi un castigo per gli Egiziani, era la nascita di un popolo, e siccome gli Egiziani non volevano collaborare, le piaghe erano per scuoterli, per convincerli.

Mentre leggiamo questi capitoli ricordiamoci delle piaghe d’Egitto.

Nella storia di oggi c’è una realtà che sta nascendo, ma c’è qualcuno che non vuole che nasca per cui siccome il Signore, il Risorto vuole portare a compimento questa nascita è costretto a mettere alla prova per capire chi ci sta e chi non ci sta, chi capisce e chi non capisce. Troveremo via via tra le righe, e a volte in modo molto esplicito, questo discorso che viene fuori. Troveremo tante piaghe d’Egitto, alcune di un tipo e altre di un altro. Qui viene fuori uno dei discorsi fondamentali nella vita di un cristiano, per cui ci sono delle piaghe, delle prove, degli scombussolamenti che vengono direttamente dal cielo e questi non toccano mai la persona umana, toccano la natura, scuotono la natura. Incontreremo però che ad un certo momento anche la persona umana viene aggredita, ma viene aggredita dagli angeli che hanno abbandonato Dio. Una cosa strana perché quando noi poi parliamo

del demonio, parliamo di Satana che  identifichiamo sempre con il Male mai con una persona e

avete sentito come ultimamente anche Papa Francesco parla di Satana come di una persona che ficca il naso, che tocca profondamente.

 

In queste piaghe d’Egitto in cui nasce una cosa meravigliosa e che servono per convincere le persone a decidere da che parte stare, troveremo delle situazioni che toccano solo la natura, ma quando cominciano a mettersi all’opera gli angeli decaduti, lì si tocca la persona sul vivo, lì c’è qualcuno che ti mette le mani addosso, in modo pesante. Anche lì, però, non è per la morte, ma per la nascita.

Vi ho dato questa chiave perché così la lettura del testo comincia a diventare più fattibile.

 

 

 

LETTURA CAP. 8,2–12,2

 

C’è una nascita in arrivo, non c’è distruzione. Vedete come questa storia è la nostra storia che è continuamente una lotta, continuamente una prova, però nella nostra storia c’è una nascita continua che deve avvenire. Guardiamo allora questi passaggi che sono molto belli e significativi.

 

Capitolo 8

 

Ci  fa vedere cosa succede in cielo. Chi è che provoca tutto questo macello?

v.3-5 Cosa c’è in cielo? C’è un altare profumato dalle preghiere dei Santi, quindi chi combina tutto questo macello sono le preghiere dei Santi, perché l’angelo poi prende l’incensiere pieno dei profumi e delle loro preghiere ci mette i carboni ardenti (l’incenso) e lo butta sulla terra (v.4-5). La loro preghiera è il loro stare insieme il loro rendere grande Dio, però è questa loro preghiera che crea un macello sulla terra. Attenzione perché noi siamo soliti pregare i santi in un altro modo: chiediamo che vengano ad aiutarci a risolvere i nostri problemi, siamo abituati a concepire le preghiere dei Santi in modo diverso, tanto che le litanie dicono “…prega per noi…prega per noi”. Quanto più diciamo ai Santi di pregare per noi tanto più avviene sulla terra questo macello perché il loro desiderio è che si compia il regno di Dio qui sulla terra. Questo desiderio diventa la preghiera il profumo attorno all’altare che è sempre il luogo del sacrificio dove l’Agnello ha dato la vita. Loro sono sotto l’altare perché anche loro hanno dato la vita per l’Agnello, però a questo punto è la loro preghiera che diventa profumo e l’angelo butta il fuoco sulla terra perché si realizzi il regno. E noi siamo qui incendiati da questo fuoco perché si sta realizzando il Regno. Questo capitolo ci sta dicendo che il Regno di Dio , grazie alle preghiere dei Santi, si sta realizzando ora nella tua vita, nella tua storia.

E come si sta realizzando?

Gli furono dati molti profumi da offrire insieme alle preghiere del popolo di Dio…e il profumo dell’incenso…salì…fino alla presenza di Dio. Allora l’angelo prese l’incensiere…e lo scagliò sulla terra…Ecco che furono tuoni, grida, lampi, e un terremoto!

Il nascere di Cristo nella nostra storia, il nascere del regno di Dio (quello che nascerà è il Corpo mistico di Cristo, che è  la comunità dei credenti che rende presente Cristo che nasce che muore e che risorge. La donna partorisce il corpo mistico di Cristo, se vogliamo usare il linguaggio teologico per capirci, perché Cristo è già nato, è già morto e risorto. E’ il Cristo, Il Risorto che mette insieme, come in un corpo, coloro che credono in  Lui).

  1. 6 Come nasce? Gli angeli cominciano a suonare le trombe. La tromba è un segnale di guerra. Suona il primo angelo. Qual è la prima battaglia?

v.7 grandine, fuoco misti a sangue…un terzo della terra  fu bruciato, come pure un terzo degli alberi e tutta l’erba verde. Colpisce la natura perché è il primo linguaggio con cui Dio si manifesta perché la natura che ha portato l’amore di Dio verso di noi, ora porta il richiamo di Dio in noi. La distruzione di una parte della natura ti deve portare a chiederti: “Che sta succedendo?” almeno ti interroghi, è uno smuoverti, un dirti “ti rendi conto che Dio ti sta parlando?”

  1. 8-9 2° angelo una massa ardente simile…fu gettata nel mare distruggendo un terzo di…la terza parte del mare diventò…e un terzo dei pesci…Noi abbiamo visto cose come queste (lo tsunami) E’ un altro modo con cui Dio si esprime, richiama, dice “cosa vuoi fare?”
  2. 10-11 3° angelo una grande stella ardente…colpì parte dei …avvelenò… molte persone… qui inizia un discorso diverso perché nel linguaggio biblico le stelle rappresentavano gli angeli e qui comincia un angelo a cadere, non è più al servizio di Dio e diventa portatore di male sulla terra. Avvelena ciò che è fondamentale per la vita della persona umana, l’acqua.
  3. 12-13 4° angelo il sole, la luna, le stelle…qui si comincia a scombussolare tutto, sono proprio gli angeli che crollano oltre che i singoli punti di riferimento della natura. Cosa succede al versetto 13?

L’aquila avverte di tutto ciò che succede.

 

Capitolo   9

 

  1. 1-10 5° angelo vidi una stella che cadeva dal cielo sulla terra. C’è una stella che cade, quindi c’è un altro angelo che cade, ma dove cade? In un pozzo senza fondo in cui c’erano tutti gli angeli che erano caduti prima, quelli che si erano ribellati a Dio prima, Ora si scatena il putiferio, perché sono questi angeli vestiti da scorpioni e altro che poi toccano la persona che finora non si era mai stata toccata. Qui si scatena il male come persona. E’ terribile tutto questo, capite che quando si scatena il male come persona non c’è più scampo, anche se ci sono dei tempi limitati perché siamo di fronte a dei segni che vogliono richiamare. E’ come quando hai la febbre, è il segno che nel tuo corpo c’è qualcosa che non funziona, ma se la febbre te la porti in eterno non c’è più niente da fare, per cui la prima cosa che si fa è eliminarla e poi andare a cercare cosa l’ha provocata.

Tutto è progressivo e quando si tocca la persona umana c’è un tempo limitato. Le piaghe d’Egitto erano lo stesso.(erano colpite solo le case che non erano segnate dal sangue dell’agnello).

Il segno è solo un segno quindi deve essere limitato, non è più importante dell’opera che Dio sta facendo. E’ tutto limitato perché l’obiettivo delle preghiere dei Santi, e del turibolo scagliato è di far nascere il corpo mistico di Cristo non quello di distruggere l’umanità.

L’Apocalisse non parla mai di distruzione totale, parla di nascita che però passa attraverso queste prove. Se vogliamo capirlo pensiamo alle piaghe d’Egitto: non sono per eliminare il popolo egiziano, che infatti è rimasto, ma sono per dare la libertà al popolo di Dio che era in schiavitù.

Questa è la visione giusta per capire il discorso profetico che sta avvenendo.

Vediamo poi quando si apre il pozzo che macello succede ….però sempre una cosa limitata.

  1. 1112 qui viene fuori il nome di Satana , gli dà un nome per dire guardate che non è solo una forza è una persona viva che in ebraico si chiamava Abaddon, in greco Apollion e in italiano colui che viene a distruggere, non è Dio che distrugge, Dio manda dei segnali, ti manda l’aquila a dire “attenzione…che non è finita qua, ci sono guai più grossi…” Però vien fuori chi è il protagonista di tutto questo ha un nome.

v 13   6° angelo  udii una voce che usciva dai quattro angoli dell’altare…La voce diceva: “ libera i quattro angeli che sono incatenati…Vengono fuori altri angeli decaduti. Non si erano ribellati come gli altri, erano rimasti lì, ma erano stati fermati perché avevano mistificato il messaggio di Dio, (anche il Papa all’inizio della Quaresima ci ha detto di fare attenzione ai falsi profeti, siamo in un mondo di falsi profeti sono dei ciarlatani e ingannatori, sono molti oggi che parlano in nome di Dio, ma non portano l’amore , la misericordia e il perdono di Dio).

Ci sono degli angeli in fondo al pozzo che sono portatori di cattiveria (gli scorpioni) e altri che portano la morte attraverso la falsità. Guidavano un esercito di duecento milioni di cavalieri (v. 16). I falsi profeti sono tanti e dobbiamo rendercene conto se vogliamo far nascere il Cristo.

Abbiamo quindi da una parte dei segni che sconvolgono la natura; dall’altra parte abbiamo degli angeli, una realtà che non sappiamo ancora cosa sia, ma sappiamo che erano al servizio di Dio ma si sono ribellati, erano chiusi in un pozzo che è stato aperto. Poi ci sono questi menzogneri… vi rendete conto in che mondo viviamo? Non c’è da  meravigliarsi se vediamo questo…questo…quest’altro…

C’è semplicemente da arrivare a dire “Questo è il momento in cui Cristo Risorto deve nascere, ora sta nascendo!” C’è nel cristiano questa positività straordinaria che non si lascia portar via da tutto quello che succede.

v.17-19 Ecco come apparvero…la potenza dei cavalli risiedeva sia nella bocca perché portavano falsità, era lì la loro potenza, che nelle code che parevano tante teste di serpenti che mordevano e ferivano gli abitanti della terra ricordate il serpente nel Paradiso terrestre, è quello che si insinua e ti racconta la falsità.

Sono visioni bellissime.

  1. 20 Sta venendo fuori la forza del discorso. Il resto dell’umanità non si pentì affatto…Noi ci troviamo continuamente in questa realtà, abbiamo segni di falsità chiari, ma continuiamo ad andare dietro a chi ci racconta balle. Le nuove falsità che vengono fuori, sappiamo che sono falsità, ma continuiamo a leggerle pensando : “tutto sommato se lo dicono vuol dire che qualcosa di vero c’è”. non abbiamo il coraggio di tirarci indietro e di dire “no!”(C’è sempre la nascita in arrivo, non lo dimentichiamo mai!)

 

Capitolo 10

 

1-3   Vidi un altro angelo scendere dal cielo avvolto in una nuvola… aveva un piede sulla terra e l’altro sul mare. Non dimentichiamo che nell’Ap. la terra è il luogo dove Dio si sta rivelando, dove si è incarnato il Cristo, il mare è il luogo del Leviatan, dove abita il male. Questo angelo quindi domina sia sulla terra con tutti i segni che ci sono stati, sia sul mare il luogo dove c’è il male, dove abita il maleCosa ha in mano? Un piccolo libro. All’inizio abbiamo visto un libro grande e l’agnello ha rotto i sigilli. Sembra quasi che ora la storia debba andare all’essenziale, non può più perdersi in tanti particolari, perché è il momento della nascita, sta nascendo, allora bisogna stringere, non perdersi (pensate al parto).

Qui succede una cosa bella.

  1. 4 Stavo per scrivere…quando una voce dal cielo mi disse ”Tieni segreto…”
  2. 8-9 Sentii allora di nuovo la voce che mi diceva “va a prendere il libretto… Prendilo e mangialo…

Il libretto devi mangiarlo ed è un libretto dolce che poi ti diventa un gnocco sullo stomaco, perché dopo i segni di Dio, come avviene la nascita o il trionfo del Cristo risorto?

Non avviene attraverso messaggi perché, come abbiamo visto nelle piaghe di Egitto, i messaggi non hanno convinto. I messaggi scuotono, fanno nascere interrogativi, ma arrivano fino ad un certo punto. Tutto questo scombussolamento non è quello che fa nascere la creatura nuova.

Chi la fa nascere? Chi mangia e porta questo peso sullo stomaco e, come simbolo di tutto questo vengono fuori i due ulivi e i due candelabri, perché

 

chi fa nascere il Cristo non è più Dio, ma sono coloro che prendono il messaggio di Dio, questa morte e resurrezione di Cristo, la mangiano, se la tengono sullo stomaco e cominciano a portarla nel mondo.

 

La nascita di Cristo la sua morte, la sua resurrezione nel tempo e nello spazio è già avvenuta ora questa storia dall’ascensione al cielo alla seconda venuta come avviene? Ci sono messaggi da parte di Dio che non ottengono granché anche se sono messaggi forti, se scombussolano, se vogliono interrogare, ma chi fa nascere la nuova creatura è chi ha il coraggio di prendere questa sintesi della storia della salvezza, di mangiarla e di portarla.

  1. 9 “Prendilo e mangialo” Allora presi il libretto e lo mangiai…in bocca lo sentii dolce come il miele, ma quando l’ebbi inghiottito, avvertii dolore allo stomaco. Chi di noi non si commuove di fronte alla morte di Cristo per amore? chi non sente la dolcezza di un Cristo che è risorto? come gli apostoli che lo vedono, mentre mangia e sta con loro. Ma quando gli apostoli cominciano ad annunciare il Vangelo sono mazzolate che prendono! E’ bello vedere Cristo, ma quando lo porti nella tua vita e agli altri, lì comincia… il bello.
  2. 11Bisogna che tu profetizzi ancora su molti popoli, nazioni, lingue e regni” perché Cristo nasce oggi nella storia se al di là dei grandi segni, qualcuno mangia questa storia di salvezza, la tiene sullo stomaco… e comincia a portarla.

 

Capitolo 11

 

  1. 1-2 mi fu data allora una canna…qui viene la grande sfida di chi vuole mangiare e portare oggi questa storia di salvezza. Cosa viene misurato? Viene misurata solo una parte del Tempio. I Padri della Chiesa a proposito di questo dicono che è perché nel Tempio bisogna buttar via tutte le sovrastrutture per andare all’essenziale e adesso, con l’evangelizzazione, abbiamo riscoperto che

tutti i documenti che ne parlano dicono che bisogna andare all’essenziale.? Cosa devi tenere Devi tenere quello che conta, non le apparenze.

Il cortile esterno è quello dei Gentili, lascia che ci vadano gli altri. Lo IOR non fa parte dell’essenziale, i paramenti non fanno parte dell’essenziale, è proprio il buttar via tutto quello che ti appesantisce perché viene misurato solo l’altare e contati quelli che sono lì ad adorare. Non misurare il cortile abbandonato nelle mani degli stranieri, lascia che quello vada, non fa parte della tua profezia, non fa parte di quello che tu devi portare.

Andare all’essenziale è un messaggio profetico straordinario e vedete, già Paolo VI e da lì in poi  fino a Papa Francesco quanto si sta insistendo:

 

ANDARE ALL’ESSENZIALE, è questo il nostro compito se vogliamo generare Cristo nel nostro mondo, nella nostra società. Devi tenere quello che conta, il resto buttalo, lascialo, perché tanto viene calpestato dagli altri.

Qualsiasi cosa bella o buona tu faccia, quando la vuoi strutturare troppo, e non fa parte dell’essenziale della storia della salvezza, viene presa in mano da chi sa investire il denaro meglio di te, da chi sa investire nelle armi meglio di te, da chi sa fare i suoi affari meglio di te. E vedete Papa Francesco che lotta cerca di fare in questo senso.

Vedete quanto è attuale il libro dell’Apocalisse nel dirci: nasce il Cristo non attraverso i grandi segni. che ci sono, ma servono per interrogarti un pochino, ma attraverso chi mangia questo libro, ne sente la dolcezza, ne porta il peso e lo annuncia agli altri. Più chiaro di così!

  1. 3- Ma io manderò due miei testimoni, vestiti di sacco, a fare profezie…I due profeti sono i due ulivi e i due candelabri che stanno davanti al Signore della terra Elia che chiude il cielo, e Mosè il secondo.

 

Tutti i commentatori dicono che se vogliamo capire questo brano, dobbiamo andare al libro del profeta Zaccaria al cap. 4 dove si parla dei due olivi e dei due candelabri che sono: uno il laicato e l’altro il sacerdozio. Sono gli “unti”. Chi ancora oggi viene unto?

Nel Battesimo vengono unti e poi si viene unti quando si porta avanti il sacerdozio ministeriale, ed è chiarissimo il cap. 4 di Zaccaria, dà una visione straordinaria perché vi parla di Zorobabele da una parte, che costruisce, si dà da fare è il laico che… e i sacerdoti dall’altra parte.

 

I due ulivi, i due candelabri, cioè chi è punto di riferimento per tutti quelli che mangiano il libretto dolce, ma che ti resta sullo stomaco e che vanno ad annunciare, sono queste due realtà presenti nella Chiesa: i cristiani e chi ha il compito di tenere insieme i cristiani, non c’è altro. E’ bellissimo quello che succede: sono millenari,(come gli ulivi della nostra chiesa, sono radicati e forti) hanno il potere…poi

  1. 7-10 Quando poi avranno finito di annunciare la mia parola…la bestia li vincerà e li ucciderà…

Attenzione perché anche questi punti di riferimento verranno meno, per un periodo (siamo sempre nei segni). Verrà il momento in cui i preti sarà meglio lasciarli perdere, in cui i laici non si sentiranno più motivati nel dare la vita per Cristo, allora…ci sarà chi gode perché i cristiani non fanno più i cristiani, i preti non fanno più i preti

  1. 11-14 Ma dopo quei tre giorni lo Spirito di vita…la storia della salvezza riprende Quando i preti e i laici finalmente andranno d’accordo, allora esploderà la vita.
  2. 15-19….7° angelo Che succede? ..si udirono forti voci dal cielo che dicevano:” L’impero di questo mondo è passato nelle mani del nostro Signore…” La terra e il cielo si rimettono insieme e da questo rimettersi insieme, grazie alla testimonianza di chi ha mangiato il libretto dolce – amaro, di questi due ulivi che si sono messi insieme e hanno superato le loro difficoltà, ritorna la presenza e l’opera di Dio.

 

Cap. 12, 1-2….e allora la donna vestita di sole può cominciare a generare e riparte la storia della salvezza…

 

Per me è una cosa meravigliosa!!!

 

 

Quello che questa parte dell’Apocalisse ci vuole dire è che la vita cristiana è una lotta e in questa lotta noi riusciremo ad essere vincitori se mangiamo il libretto e se questi due punti di riferimento riescono a mantenere il loro compito. Saranno anche loro attaccati, ma quando risorgeranno si realizzerà pienamente il Regno di Dio, la vittoria di Dio  e nasce la vita nuova.

 

 

 

 

Questo per me è straordinario anche perché ci fa capire:

  • l’importanza dell’essenziale
  • l’importanza di non dare troppo peso s tutto quello che succede
  • l’importanza di avere dei punti di riferimento chiari
  • l’importanza di non lasciarci prendere in giro da chi racconta balle.

 

Vedete che è la nostra vita, la vita di tutti i giorni, perché ogni giorno siamo chiamati a portare avanti questo combattimento. Non per nulla noi nasciamo alla vita cristiana con tre segni:

  • il segno della Croce che ci viene fatto
  • l’unzione dei catecumeni, di chi combatte, nasce dall’olio dei gladiatori, devi entrare nel  mondo per combattere e vincere
  • l’acqua che è l’amore di Dio
  • l’unzione con il Crisma che ti rende profeta, re, sacerdote.

 

Per ora abbiamo la visione chiara che ci fa entrare, poi si potrà approfondire

 

 

 

PREGHIERA DI DON CARLO

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