vivevano insieme, tenevano tutto in comune… dividevano con gli altri secondo le necessità di ciascuno (Atti, 2)
La statura spirituale di un’esistenza è definita dall’amore… cioè porre l’attenzione sull’altro
considerandolo come un’unica cosa con sè stesso… l’amore è più di una serie di azioni benefiche.
Le azioni derivano da un’unione che inclina sempre più spesso verso l’atro considerandolo prezioso,
degno, gradito e bello, al di là delle apparenze fisiche o morali. L’amore all’altro per quello che è ci
spinge a cercare il meglio per la sua vita. Solo coltivando questo modo di relazionarci renderemo
possibili l’amicizia sociale che non esclude nessuno e la fraternità aperta a tutti.
Punti chiave
1) Conosci l’esperienza del Villaggio dell’Ospitalità? Se sì, cosa ti ha colpito?
2) Secondo te quale è la differenza tra servire e accompagnare?
Pensi che sia possibile accompagnare? Come?
3) Hai qualche esperienza di accoglienza e di accompagnamento? Vorresti condividerla?
4) Sei disposto a dedicare tempo per accompagnare? In che modo?
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